Nell'epoca del digitale ogni fotografia crea un sospetto di falso. Se poi pensiamo che il giorno in cui si dimette un Papa (evento eccezionale di per se) cade un fulmine sulla Basilica di San Pietro e questo viene anche immortalato da un fotografo…. beh siamo di fronte ad un evento tanto incredibile da sembrare falso. Più che la mano di Dio pensiamo siamo subito all'arte di photoshop e alla sue mille possibilità "divine".
Eppure Alessandro Di Meo, fotografo dell'ANSA, è riuscito nell'impresa di riprendere il fulmine e per giunta il giorno delle dimissioni del Papa.
L'impresa è sembrata così incredibile da sollevare una marea di polemiche sul web alla ricerca del "trucco". Eppure alla fine ci si è dovuti arrendere alle prove dell'evidenza: per altro, a quanto pare, è stato uno dei fulmini più ripresi nella storia della fotografia: nell'ordine è spuntata una seconda foto di Filippo Monteforte di France-Press e un filmato della BBC, infine, ultimo in ordine di arrivo, un clamoroso falso con lo stesso fulmine sul Duomo di Milano.
Alla fine anche l'interessato si è sentito in dovere di intervenire descrivendo come sia arrivato allo scatto.
Che la foto abbia sollevato sospetti ovviamente lo si deve principalmente alla valenza della notizia in se piuttosto che alle caratteristiche della foto… altrimenti che dire di quest'altre foto? Dove per altro ci spiegano anche la tecnica (neppure troppo complessa) per catturare un fulmine.
E dire che non appena avevo sentito la notizia delle dimissioni del Papa avevo pensato subito ad una falsa notizia a mi attendevo una clamorosa smentita, invece abbiamo avuto in quell'11 febbraio 2013 due eventi clamorosi e collegati oltre a due scoop dell'Ansa, dal momento che è stata anche la prima Agenzia Stampa ad aver tradotto dal latino l'annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI e la prima a pubblicare la foto nel circuito internazionale.
Per una volta il "divino" photoshop è stato superato dalla realtà, forse divina anch'essa.