Mentre mi aggiravo per la campagna, subito fuori la città di Novara mi sono imbattuto in una delle cascine storiche, la Cascina Farsà.
Il piccolo campo di grano che la circondava e la stradina che saliva verso la cascina dalla pianura la rendevano maestosa e affascinante, un testimone silente dei tragici eventi che il 23 marzo 1849 si consumarono presso di essa. Il generale Ettore Perrone comandante della 3° divisione Piemontese , dopo molte ore di resistenza contro le truppe austriache che muovevano verso Novara, ordinò ad un manipolo di fucilieri del 16° Reggimento "Savona", che teneva la cascina, di formare il "quadrato alla bandiera" (tecnica militare Napoleonica) . Gli austriaci attaccarono in forza, Ettore Perrone a cavallo incitava al fuoco. Una scarica della fucileria austriaca lo colpì alla testa senza ucciderlo ma ferendolo in maniera grave. Fu trasportato a Novara dove spirò il 29 marzo 1849.
Poco dopo la caduta del Perrone, anche il generale marchese Passalacqua fu colpito a morte mentre gridava "Avanti per l'onore piemontese!" nel tentativo di contrattaccare.
La Battaglia di Novara si concluse tragicamente per l'esercito piemontese e la cascina Farsà con il suo campo di grano mi hanno ricordato le parole della canzone di De Andrè "La guerra di Piero", ho voluto ricordarla in questa semplice foto.