Qualche tempo fa un mio amico, Francesco Magnani, esperto fotografo e grande divulgatore di cultura fotografica, mi chiese di scrivere un guest post, vale dire un post per il suo blog che avesse come argomento la fotografia sportiva.
Non avevo mai scritto nulla sulla fotografia sportiva, non perché l'argomento non fosse interessante ma perché avrei voluto evitare di ripetere le solite cose che si trovano in rete su come si fotografo uno sport, finendo per fare un elenco di attrezzatura fotografica o di consigli che si fa sempre fatica ad adattarli alla propria situazione. In effetti è sempre molto frustrante cercare in rete argomenti come fotografare questo o quell'altro sport e trovarsi di fronte a consigli che mal si adattano a ciò che si sta effettivamente facendo.
Dopo aver riflettuto molto su come affrontare l'argomento, mi sono semplicemente fatto guidare dall'esperienza e da ciò che avrei voluto mi fosse detto se avessi iniziato oggi a scattare fotografie sportive.
Molti sono i fotografi sportivi oggi presenti ed è forse una tipologia di fotografia fra le più diffuse dove ognuno potrebbe dire cose diverse su cosa significa fotografia sportiva, ed è proprio su questo aspetto, che potremmo definire anche soggettivo, che ho voluto porre l'accento. Il mio approccio alla fotografia sportiva, come si potrà dedurre leggendo il breve articolo, è prima di tutto fotografico, dove la necessità di storytelling si lega allo sport. Ho sempre inteso, infatti, l'attività fotografica in campo sportivo non dissimile da quella che si potrebbe ricavare raccontando un evento o anche facendo della street photography: il racconto sarà ciò che legherà le immagini ed, al limite, sarà la singola immagine che racconterà di per se qualche cosa.
Se voleste leggerlo, vi lascio il link del guest post dal titolo: La fotografia sportiva è questione di mentalità