L'occasione di incontrare Riccardo Venturi, vincitore per due volte del World Press Photo, si è presentata in occasione dell'inaugurazione della sua mostra allo Spazio Tadini (fino al 15 feb.).
La sua fotografia di reportage la trovo molto affascinante perché, oltre ad essere ricca di speranza, coniuga una ricerca dell'inquadratura al contenuto informativo dell'immagine. A ciò si aggiunge una ricerca anche attraverso l'uso di formati inconsueti per il reportage. Nelle sue fotografie trovo sempre una tensione fra ciò che vediamo e ciò che accade fuori dal fotogramma che crea un senso di suspense. Tuttavia la Fotografia di Venturi la trovo interessante per un altro aspetto: nonostante il lavoro di documentazione spesso tragico, è positiva, è portatrice di speranza. Anche i lavori più duri come quelli sulla tubercolosi non riesco a vederli con gli occhi della disperazione ma con lo sguardo di un futuro possibile, anche nelle circostanze drammatiche rappresentate dal fotografo. In questo senso lo trovo un Fotografo positivo.
Non potevo perdere l'occasione per farmi raccontare la storia dietro una delle sue foto.