Conoscere la macchina fotografica con cui si scatta

Prima Regola: Conoscere lo strumento che si suona, in fotografia si traduce con il classico "leggere il manuale di istruzioni".

E' una cosa banale, chi usa macchine fotografiche spesso dimentica oppure semplicemente non intende farlo, ma i rischi sono sempre dietro l'angolo.

Avevo deciso di fare alcune fotografie in un luogo in cui avrei voluto fotografare da molto tempo. Giunto il momento mi preparo l'attrezzatura: cavalletto, macchina digitale, un paio di obiettivi, Rolleiflex 3.5F, pellicole 6x6 a 400 e 100 ASA, flessibile di scatto ed esposimetro. Tutto pronto. Mi reco all'appuntamento, luce perfetta, luogo ideale. In tutta tranquillità sistemo la macchina fotografica (digitale) sul cavalletto faccio un paio di scatti sistemo qualche esposizione. Decido che si può usare il rullo a 100 ASA, voglio far le cose con calma e non lasciare nulla al caso, misuro bene la luce, guardo l'angolo per una migliore inquadratura attraverso il vetro smerigliato della Rolleiflex,  faccio due veloci calcoli sull'esposizione e mi accingo a caricare il rullo fotografico.

Apro il dorso, inserisco la pellicola 6x6 e aggancio la coda della pellicola al rocchetto ricevente, chiudo il dorso e carico con la leva di avanzamento e..... giro, giro ma non arriva mai il numero 1 della prima posa..... "Ah - mi dico - vuoi vedere che non ho agganciato bene la pellicola". Riapro il dorso e, con somma meraviglia, la trovo completamente avvolta nel rocchetto ricevente!

Ho buttato un rullo!! Va bene, non mi perdo d'animo e prendo un rullo nuovo. Stesso procedimento, apertura del dorso, aggancio della pellicola, chiusura e carica.... carica, carica, carica e nulla. Forse è rotta. Apro il dorso e pellicola avvolta completamente nel rullo ricevente. Acc... Cercherò di recuperarla, la avvolgo al contrario nel dorso.... operazione a metà non più possibile perchè diventa durissimo il riavvolgimento e si rischia di rompere la macchina fotografica. Quindi apro il dorso e sfilo i due rocchetti: altro rullo inutilizzabile.

Macchina forse rotta, mi metto l'anima in pace e provo un terzo rullo, con calma, senza fretta, senza troppa collera. Inserisco l'ultimo rullo e risultato identico. "Perfetto, la macchina è guasta" - mi dico. Farò solo delle fotografie digitali.

Faccio un pò di scatti con la macchina digitale ma senza troppo entusiasmo, la mia mente ormai è su un altro pianeta: rifletto su quella Rolleiflex che avrei voluto usare e non ho potuto. Finite le poche foto, mi fermo un attimo prima di andar via e mi riavvolgo a mano un rullo di quelli usati inutilmente poc'anzi, faccio ancora una prova ed ottengo sempre un rullo avvolto senza mai passare per la prima esposizione.

Vado via. Lungo la strada chiamo il mio fotoriparatore di fiducia:

"Ciao, come va?"

"Bene, buon anno"

"Buon anno anche a te, senti ho un problema con La Rolleiflex non mi carica più la pellicola non so che gli abbia preso ma non l'ho usata ultimamente"

"Va bene, quando vuoi passa da e me e ci do un occhio".

Mi ritengo almeno fortunato ad averlo trovato e decido di non prendermela più di tanto, però peccato, mi dico, perché dal vetro della Rolleiflex avevo visto una composizione proprio interessante, vedremo le fotografie digitali.

Arrivo a casa, sistemo tutto con calma e preparo la rolleiflex per la spedizione di riparazione all'indomani mattina. Mi accingo alla visione delle foto digitali. Non mi piacciono, le trovo poco interessanti rispetto alla mia idea originale e poi l'inconveniente ha rovinato le mie future inquadrature e visioni.

Cerco di star calmo, ma la notte ho degli incubi incredibili. Sogno Rolleiflex distrutte, pellicole con forme animali.... Fortunatamente la sveglia mi desta dagli incubi.

Mi reco, di buon mattino, dal fotoriparatore, attendo che finisca con un paio di clienti e gli espongo il problema. Lui cerca una pellicola per far la prova ma lo batto sul tempo perché ne ho portata una di quelle rovinate già pronta per la prova. La metto nel magazino e sto per infilare la coda nel rocchetto ricevente e il fotoriparatore mi blocca e mi dice:

"Scusa ma è così che la caricavi?", lo guardo allibito e un po timoroso.

"Si"

"Bhe - mi fa - lo credo che non la caricavi mai: questa è una due rulli non a rullo unico! La pellicola la devi passare sotto al primo rullo e poi agganciarla"

Un brivido mi gela la schiena. Lo sapevo, l'ho caricata molte volte ma poi avendo usato altre macchine lo avevo dimenticato!!!

"Ah, urca lo sapevo ma l'ho dimenticato", rispondo sommesso.

"Eh capita - fa lui - La Rolleiflex ha fatto molti modelli ed è facile confondersi"

Aggancio, questa volta regolarmente la pellicola un pò tremolante e tutto funziona correttamente.

"Bene, dai meglio così", mi dice ed io non so come scusarmi della mia goffaggine.

Purtroppo sembra tutto molto banale ma a volte le cose più elementare risultano essere le più complicate.

E ci si lamenta delle moderne camere fotografiche, metà delle cui funzioni sono superflue o non servono strettamente a fotografare.... provate a caricare una pellicola in una macchina fotografica di qualche anno fa o anche semplicemente di una Leica e poi se ne riparla.