Non solo, ma al momento della sua sfortunata e precoce morte (all’età di 56 anni) ha lasciato 2.500 rulli non sviluppati, 6.500 rulli sviluppati ma senza provini a contatto fatti e circa 3.000 rulli con provini a contatto fatti.
In aggiunta a ciò, l’Archivio di Garry Winogrand presso il Center for Creative Photography ha oltre 20.000 stampe pregiate, 20.000 provini a contatto, 100.000 negativi e 30.500 diapositive a colori 35mm e un piccolo gruppo di stampe Polaroid e diverse pellicole cinematografiche amatoriali.
Winogrand ha scattato ad un ritmo che non riusciva nemmeno a vedere le sue foto (perché era sempre in strada a scattare), In una intervista che ha fatto con Barbara Diamonstein lei gli chiede
“Diamonstein: Quando si riguarda quei provini a contatto, nota che qualcosa stava succedendo. Mi sono spesso chiesto come fotografo che scatta decina di migliaia di fotografie — e ormai possono essere centinaia di migliaia — come tiene traccia del materiale. Come fai a sapere ciò che hai, e come fai a trovarlo?
Winogrand: Male. Questo è tutto quello che posso dire. Mi è successo molte volte ed è stato proprio impossibile trovare un foglio di negativo o qualsiasi altra cosa. Ma io sono principalmente solo un uomo, e così le cose si incasinano. Non ho un sistema di archiviazione che vale molto.
Diamonstein: Ma non pensi che sia importante per il vostro lavoro?
Winogrand: Sono sicuro che lo è, ma non posso farci niente. Non c’è speranza. Ho rinunciato. Basta fare un po’ di fatica ogni volta che si deve cercare qualcosa. Ho alcune cose raggruppare per ora, ma faccio fatica a trovarli. C’è sempre roba mancante.”
Winogrand accetta il fatto che non avrebbe mai avuto abbastanza tempo per vedere tutte le sue fotografie scattate, e che ci sarebbe stato sempre un negativo che non avrebbe mai potuto trovare (a causa dell’enorme volume di fotografie scattate).
Mi sono sempre chiesto se devo scattare molte fotografie o se devo essere più selettivo che posso durante le sessioni di ripresa per le strade.
Io spesso scatto molto nella street photography. Per esempio, quando scatto in digitale, faccio frequentemente 300–500 foto al giorno (senza problemi). Ora con la pellicola, ho diminuito un po’ (generalmente 1–3 rulli per giorno). 5–6 rulli se mi sento particolarmente ispirato (come nel mio recente viaggio a Istanbul).
Tuttavia non ero del tutto sicuro se stavo semplicemente sprecando il mio tempo facendo così tante fotografie, e non migliorando come street photographer (perché avrei fatto più fotografie del “necessario”).
Una citazione del mio amico Charlie Kirk mi ha veramente colpito:
“Nel dubbio scatta”
Ora quando sono fuori a scattare, spesso faccio almeno 2–5 scatti della scena che vedo (perché un piccolo cambiamento del gesto, della posizione o delle persone nello sfondo possono cambiare in una frazione di secondo). Se studiate i provini dei famosi fotografi potete vedere che non hanno fatto un solo scatto quando hanno visto il “momento decisivo”: http://erickimphotography.com/blog/2012/07/how-studying-contact-sheets-can-make-you-a-better-street-photographer/
Non solo Winogrand scattò molto, ma era anche sempre in strada. Le persone lo descrissero come irrequieto, e spesso tremolante vicino al suo posto (anche mentre stava seduto). Egli aveva un insaziabile urgenza di essere fuori a fotografare la vita intorno a lui.
Quanti altri fotografi come Winogrand fecero esattamente come lui nella loro vita? Facciamo due conti dando ancora una volta un’occhiata alle foto raccolte al momento della morte e a quelle raccolte nel suo archivio:
Lasciate dopo la sua morte:
- 2.500 pellicole non sviluppate = 90.000 fotografie
- 6.500 sviluppate (ma senza provini) = 234.000 foto
- 3.000 provini = 108.000 foto
- Totale: 432.000 foto
Nell’archivio di Winogrand:
- 20.000 provini = 720.000 foto
- 100.000 negativi = 3.600.000 foto
- 30.500 diapositive a colori = 1.098.000 foto
In totale (e per difetto) possiamo esser certi che egli scattò almeno 5.850.000 foto nella sua vita. Morì senza vedere mai quasi mezzo milione dei suoi scatti (432.000 foto) e nel suo archivio egli ne aveva circa 5.418.000.
Quante foto (in media) scattò a giorno?
Bene, egli iniziò studiando al City College di New York e dipingendo e fotografando alla Columbia University a New York nel 1948 (all’età di 20 anni). Morì all’età di 56 anni. Quindi ha avuto almeno 36 anni di scatti.
Assumendo che scattò 5.850.000 foto nella sua vita (e scattò per 36 anni), ci vorrebbero 445 foto al giorno (o 12 rulli per giorno).
Nota: Ho appena ricevuto un commento di Blake Andrews che il numero degli scatti di Winogrand potrebbe esser stato minore, all’incirca di 1–1.5 milioni di foto. In ogni caso Winogrand scattò molto.
Come Michael David Murphy dice nel suo saggio su Winogrand, egli fu in assoluto ”…il primo fotografo digitale”.
Penso che sia difficile per la maggior parte di noi scattare 445 fotografie al giorno (12 rullini al giorno). Tuttavia penso che una cosa che possiamo fare è che con una quantità di volume, possiamo aumentare le nostre probabilità di ottenere immagini memorabili.
Naturalmente non possiamo semplicemente equiparare ciò che rende memorabile una fotografia di strada ad una equazione matematica, ma il mio punto di vista è quello che, al fine di scattare fotografie memorabili in strada, abbiamo bisogno di sottoporre a noi stessi molti “momenti decisivi”. In genere ciò viene aumentato spendendo più tempo per le strade a scattare e scattare molto.
Quindi, non mettere la fotocamera in modalità scatto continuo e fare decine o migliaia di fotografie al giorno (per amore di scattare molto) — cercare di essere intenzionali nelle fotografie scattate, ma non cercare di limitare se stessi in termini di numero di fotografie fatte.
2. Non esitate e seguite il vostro istinto